"Nelle serre di Marina di Acate il 50% delle aziende agricole si basa su lavoro illegale, gli operai ricevono paghe che oscillano da 2,5 ai 3 euro l'ora, senza riposi e senza tutele, alloggiati in strutture fatiscenti, spesso sovraffollate anche per la presenza di tanti minori. Una situazione di indecenza". Lo ha detto il direttore della Caritas diocesana di Ragusa, Domenico Leggio, che ha mostrato la realtà che si vive nel Ragusano durante il convegno sul tema "Sfruttamento del lavoro e caporalato: analisi dei fenomeni e delle strategie nazionali e transnazionali per combatterli"