Dal 1° settembre 2016, attraverso l’attuazione del Progetto FARI, finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità, insieme al co-finanziamento dei Comuni di Ragusa, Acate e Comiso, realizza il programma unico di emersione, assistenza e integrazione sociale che si compie mediante 3 principali fasi:
Il target di riferimento del progetto è rappresentato da persone straniere e/o cittadini di Stati membri dell'UE che intendono sottrarsi alla violenza e alle varie tipologie di sfruttamento, sessuale, lavorativo, accattonaggio, attività illegali (sbarchi clandestini) e matrimoni forzati o combinati.
Le aree territoriali in cui opera il Progetto Fari con interventi di emersione, prima accoglienza e seconda accoglienza sono le province di Ragusa, Siracusa, Caltanissetta, Enna.
Le azioni di emersione sono finalizzate a creare una relazione di fiducia tale da permettere di raggiungere una consapevolezza della condizione di sfruttamento così da scegliere di sottrarvisi:
Le azioni di prima assistenza, attenzionano i bisogni primari, di sicurezza e di sostegno socio-psicologico, concedendo adeguati tempi di riflessione, al fine di offrire la serenità psicologica necessaria per intraprendere e proseguire il percorso:
Le azioni di seconda accoglienza sono finalizzate all'empowerment, inclusione attiva, integrazione e autonomia lavorativa, fruendo delle strutture di seconda accoglienza e delle attività formative laboratoriali previste:
GEMELLAGGIO: per l'avvio di reti di interconnessione e coordinamento tra le istituzioni volte alla generalizzazione di buone pratiche è previsto un gemellaggio-scambio esperienziale e formativo con enti della rete tratta della Romania (ADPARE).EMPOWERMENT: attraverso il Progetto FARI, si intende avviare un progetto pilota innovativo per l’auto-imprenditorialità attraverso le attività laboratoriali e gli orti sociali che prevedono l’utilizzo delle ICT per pubblicizzare i prodotti e vede coinvolte imprese socialmente responsabili (GAS) società civile per la distribuzione dei prodotti. L’obiettivo strategico è offrire un’alternativa concreta e percorribile ai soggetti vulnerabili vittime o ad alto rischio di sfruttamento. A tal fine si prevede una prima fase di formazione e orientamento, da partner esperti nel settore, rispetto alle attività produttive laboratoriali avviate con i beneficiari. Il risultato atteso è quello di creare processi di inclusione ed integrazione sociale finalizzate ad accompagnare i beneficiari verso l’autonomia.HOUSING: si intende creare un modello ottimale finalizzato all’autonomia abitativa ed integrazione sociale tramite azioni di housing e co-housing, nell'ottica di sostenere i beneficiari nella locazione nel libero mercato.FORMAZIONE: si intende mettere a regime adeguati ed efficienti sistemi di governance per la tutela delle vittime, anche minori, realizzando un'attiva collaborazione, coordinazione strategica e scambio formativo con la rete pubblico-privata dei partner (Forze dell'Ordine, UPI, comuni, ecc). Tra gli obiettivi che il Progetto si pone, c’è anche quello di dare visibilità al fenomeno, orientando, con il contributo degli enti partner, la comunità locale alla sensibilità e all’attenzione verso i bisogni delle vittime. A questo proposito numerose sono le iniziative organizzate con l’intento di sensibilizzare, informare e formare sul tema.Eventi e Seminari formativi Progetto Fari
Partner aderenti in fase progettuale